Spesso confondiamo la calma con l’assenza di problemi, ma la vera calma nasce quando impariamo a restare presenti anche dentro al turbamento. Quando il corpo si muove con lentezza e rispetto, quando il respiro diventa la nostra ancora, allora qualcosa dentro di noi si apre. La mente si ammorbidisce. I pensieri rallentano. Il sistema nervoso si riequilibra. E dentro di noi si fa spazio una sensazione sottile ma potente: sono al sicuro, sono a casa. È così che lo yoga comincia a trasformare non solo il nostro stato fisico, ma il nostro modo di stare al mondo.

Nel mezzo del caos, ho trovato in me un’isola di calma.
Carl Jung

Quel tappetino, che ogni giorno srotoliamo, diventa simbolo di protezione. È un luogo dove possiamo lasciar cadere le maschere, le tensioni, i ruoli. Dove possiamo semplicemente essere. In quel piccolo spazio, impariamo che non dobbiamo dimostrare nulla, che non dobbiamo essere diversi da ciò che siamo. Ed è proprio in questa libertà che nasce un senso profondo di sicurezza interiore. Non una sicurezza rigida o di controllo, ma una fiducia morbida, che ci sostiene anche quando la vita ci mette alla prova.

Lo yoga ci insegna a rimanere. A respirare attraverso le sfide. A non reagire immediatamente, ma osservare, ascoltare, rispondere con presenza. Con ogni pratica, costruiamo uno spazio interiore in cui tornare. E giorno dopo giorno, quel luogo dentro di noi si rafforza. Diventa un rifugio stabile. Una casa dove la calma non è solo un momento, ma una qualità che ci accompagna. Una protezione silenziosa che ci sostiene ovunque andiamo.

Questa pratica mi ha aiutato tantissimo e sono certo che sarà lo stesso anche per te.

Buona lezione